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È il fenomeno del momento. Gli ho chiesto: “voglio scrivere un articolo da pubblicare su un sito su di te”. Ecco cosa mi ha risposto.
“Sono lieto di essere al centro dell’attenzione per un articolo! Posso fornirti informazioni su di me e il mio funzionamento per aiutarti a scrivere il tuo articolo. Come un modello di linguaggio di grandi dimensioni, sono stato addestrato utilizzando una grande quantità di testo proveniente da Internet. La mia funzione principale è quella di generare testo in risposta alle domande o alle richieste degli utenti. Sono in grado di comprendere il linguaggio naturale e di generare testo coerente e plausibile. Sono un modello di apprendimento automatico, il che significa che continuo a migliorare e ad apprendere man mano che vengo utilizzato. Spero che queste informazioni ti siano utili per scrivere il tuo articolo. Se hai altre domande, sarò felice di rispondere!”.
Questa è la risposta che oggi 16 gennaio Chat GPT ha fornito alla mia, semplice, richiesta.
Per certi versi la novità è dirompente. Siamo di fronte a un nuovo paradigma di intelligenza artificiale, che alza di molto gli standard ai quali sinora eravamo abituati.
Risponde velocemente, senza errori grammaticali o di costruzione sintattica della frase ad ogni domanda che gli viene rivolta. Lo fa nel giro di pochi secondi e in maniera sempre più accurata, mano a mano che la si usa.
È in grado di rispondere alle più diverse richieste che gli/le si rivolgono anche simulando il livello di apprendimento della persona che formula la domanda. In altre parole si può chiedere di spiegare un concetto apparentemente difficile a un bambino e ChatGPT è in grado di farlo in modo sorprendentemente chiaro. Provare per credere.
Cos’è da dove viene
ChatGPT l’acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer, è il nuovo modello sviluppato da OpenAI (fondata da Elion Musk) e fa parte dei modelli GPT-3. Sono modelli di intelligenza artificiale basati sul machine learning . Funzionano utilizzando una tecnica di deep learning nota come transformer, che consiste nell’utilizzare una rete neurale per analizzare e comprendere il significato di un testo.
ChatGPT dopo un lungo periodo di addestramento, è stato reso pubblico a novembre del 2022. Da allora cresce esponenzialmente il numero degli utenti iscritti.
È diverso dai suoi predecessori perché funziona molto meglio e con un livello di accuratezza sinora sconosciuto.
È stato addestrato su una grande quantità di testo proveniente da Internet per imparare a comprendere e generare il linguaggio naturale.
Potenzialità e limiti
Dice di se stesso: “come con qualsiasi modello di apprendimento automatico, ci sono alcune limitazioni nella mia capacità di comprendere e generare il linguaggio. Ad esempio, potrei avere difficoltà a capire il linguaggio altamente tecnico o a generare testo in un tono specifico. Potrei anche avere difficoltà nel comprendere il contesto di una domanda o di una richiesta, il che può portare a risposte imprecise o fuorvianti. Inoltre, non ho accesso a tutte le informazioni presenti su internet, pertanto potrei non essere in grado di fornire risposte complete o accurate su argomenti specifici”. Per tutto il resto funziona sorprendentemente bene.
Pressochè infinito è l’elenco dei compiti che ChatGPT è in grado di svolgere, unico limite la fantasia, si direbbe ad un primo utilizzo.
Oltre alla possibilità di rispondere alle più svariate domande, ChatGPT è in grado di correggere testi, semplificare testi difficili in concetti semplici, tradurre da altre lingue o in altre lingue, programmare codici, tradurre Sql, spiegare pezzi di codice in un linguaggio comprensibile dall’uomo, scrivere poesie originali o emulando lo stile di grandi poeti del passato ecc..
Il limite risiede nella sua stessa natura di intelligenza artificiale che, come tale, non ha (per fortuna) un pensiero proprio ma replica ciò che apprende dal web o dalle persone fisiche che si interfacciano con lui / lei.
Considerando il primo dei due canali dai quali ChatGPT apprende le informazioni, i limiti potrebbero individuarsi, da un lato, nella inevitabile acquisizione di una uniformità acritica di pensiero che riflette quello della maggioranza degli internauti (nient’affatto sovrapponibile alla maggioranza di cittadini del mondo intesi quali persone fisiche, basti pensare a tutti coloro i quali non hanno accesso alle nuove tecnologie o agli analfabeti digitali) e dall’altro dalla obsolescenza del patrimonio informatico a cui il sistema ha attinto che si ferma al 2021.
Quanto invece al secondo canale di apprendimento ovvero alle informazioni digitate dai milioni di iscritti in tutto il mondo, occorre riflettere sul fatto che ChatGPT sta immagazzinando una conoscenza profonda e globale su centinaia di milioni di persone in giro per il mondo, sul loro modo di pensare, sulle domande che si pongono, sulle loro ansie, paure e preoccupazioni.
Conclusioni
In definitiva, provando a rispondere alla domanda “che cos’è Chat PT”, si potrebbe definirlo come un copywriter in grado di scrivere su qualsiasi argomento in maniera generica, in pochi secondi e senza errori grammaticali o di costruzione sintattica.
Ecco, quindi, che una delle categorie più interessate al suo utilizzo è quella degli studenti o di chi deve scrivere articoli di giornale. Fin troppo facile delegare tali compiti all’Intelligenza artificiale ma il rischio, così facendo, è di disabituare la società al pensiero critico e uniformare allo stesso tempo ancora di più il pensiero collettivo, come in una spirale che si autoalimenta.